martedì 2 dicembre 2014

Denis Urubko: presto sul K2 per una super invernale

Ecco quanto pubblicato su L'Eco di Bergamo la scorsa settimana. Denis partirà presto per quella che, a ragione, può essere definita "una delle più grandi imprese alpinistiche di sempre". La notizia è già stata data dai maggiori siti di informazione specializzata, non mi dilungherò pertanto su dettagli già noti. 
Mi ha spiegato che, per ovvi motivi, potrebbe avere difficoltà a comunicare (anche se possiede un valido satellitare) ma che, ad ogni modo, farà tutto il possibile (e forse anche l'impossibile) per inviare aggiornamenti legati al tentativo di salita. Stay tuned... 



Da Bergamo (e per la precisione da Albino) fino al Nepal, per tentare una salita destinata ed entrare nella storia dell’alpinismo. 
Denis Urubko, il leone degli 8000, kazako oriundo russo da qualche anno trasferitosi nella nostra Val Seriana, è di nuovo in partenza. E questa volta per compiere l’ascesa al K2 in inverno, senza ossigeno e per una via mai tentata prima d’ora. 
Espugnare la parete da nord-est, e poi su, fino alla vetta, a quota 8.609 metri. E insieme a lui, quando le sue mani stringeranno la ricetrasmittente per annunciare al mondo “We are on the summit”, ci sarà anche un pezzettino della Città dei Mille.
E’ stato infatti consegnato nelle mani di Denis, nel tardo pomeriggio di lunedì, il drappo di stoffa prodotto in materiale leggerissimo e super resistente, con gli stemmi del Cai e del Coni provinciali, che lo sostengono in questa impresa, insieme alla sezione del Cai di Leffe che, in occasione del cinquantesimo anniversario, ha deciso di appoggiare l’alpinista di Albino.
Il biondo Urubko, che aveva già tentato il K2 da nord nel 2003, è l’uomo che è arrivato più in alto su questa montagna in veste invernale, toccando quota 7800 metri.
Alla cerimonia di consegna, che si è svolta presso la Casa dello Sport di via Gleno, hanno partecipato l’ex e l’attuale presidente del Club Alpino Italiano, Paolo Valoti e Pier Mario Marcolin, e Giuseppe Pezzoli, delegato Provinciale del Coni a Bergamo.

Durante il discorso di apertura Valoti ha sottolineato che Denis, socio della sezione locale del Club Alpino Italiano dal 2004, è nato nel 1973, anno del centenario della stessa, come per dire che il suo legame con Bergamo è, in qualche modo, scritto nelle stelle.
Denis, dopo aver più volte ringraziato i presenti e manifestato il proprio orgoglio per far parte del Club Alpino del Paese che l’ha accolto a braccia aperte, ha raccontato dell’ascesa. Insieme ai compagni Alex Txicon (basco) e Adam Bielecki (polacco) arriverà, tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno, a montare il primo campo base sotto al K2 e a salire (per la seconda volta, a 12 anni di distanza dal primo tentativo) fino alla cima. Con gli stessi, da lui definiti “compagni affidabili e coraggiosi”  a maggio di quest’anno ha raggiunto la vetta del Kangchenjunga, dal versante a nord, aprendo una nuova via.

Sebbene amante dello stile alpino, date le condizioni etreme del K2 in invernale, questa volta la salita “one shot” gli sarà impossibile. Si monteranno i vari campi e si procederà con il normale acclimatamento. Il  versante est, da come lo descrive lui, appare “Meno ventoso e quindi più percorribile, salvo una zona rocciosa di circa 500 metri già a quota 8000, che sembra davvero dura”.

Ta'



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